Filologia e studi classici in Italia tra Ottocento e Novecento

Volume terzo: Tradizione classica, memoria dell’antico e trasmissione del sapere

a cura di Stefano Grazzini e Giovanni Niccoli

In questo terzo volume sono raccolti i saggi in cui Antonio La Penna ha riflettuto sulla funzione storica della tradizione classica nel sistema formativo delle élite colte dall’Umanesimo al Novecento.

Un lungo percorso, segnato da continuità e fratture, nel quale è ancora possibile preservare i valori della paideia – lo spazio per il diletto intellettuale, l’educazione del gusto, la formazione di una coscienza storica – in un sistema scolastico realmente aperto a tutti ed espressione di una società autenticamente democratica e consapevole.

Si conclude con questo terzo volume la raccolta degli scritti di Antonio La Penna su filologia e studi classici in Italia tra Ottocento e Novecento. Affiancandosi alle linee di sviluppo delle due precedenti serie, questa terza silloge si propone di illuminare due aree della nostra storia culturale che consentono di inserire la questione degli studi classici nella loro necessaria cornice: da un lato, la funzione della tradizione classica nella formazione culturale delle classi dirigenti e il suo posto nella evoluzione della civiltà letteraria europea; dall’altro, le travagliate sorti dell’università e dell’istruzione pubblica dopo l’Unità, con l’acceso dibattito che si sviluppò sul ruolo – egemonico o subalterno – da assegnare alle discipline umanistiche rispetto a quelle scientifiche, nonché sui vari progetti di riforma dell’università e della scuola, con una particolare attenzione all’evoluzione del sistema scolastico dal secondo dopoguerra fino alla prima decade del nuovo secolo.

Si chiude qui anche il lungo itinerario percorso dai due curatori, Stefano Grazzini e Giovanni Niccoli, con un pensiero riconoscente al grande maestro che ha formato generazioni di studiosi e di docenti e che ci ha lasciato prima di poter vedere la conclusione dell’opera.