La storia del partito che unito e diviso gli italiani.
I leader carismatici, le lotte, gli ideali, le tragedie, le colpe, fino allo scioglimento nel 1991. Il saggio ripercorre i settant’anni di storia del Partito comunista italiano, dalla sua fondazione nel 1921 fino allo scioglimento, avvenuto il 3 febbraio 1991. I protagonisti si muovono in un universo ampio e tragico: di esso sono parte la clandestinità durante il fascismo, le purghe staliniste, la Resistenza, il radicamento nella società italiana, la lotta politica negli anni della Repubblica.
Un saggio fondamentale per conoscere le vicende e i protagonisti di un partito che ha avuto un ruolo cruciale nella storia d’Italia.
Franco Andreucci è stato professore di Storia contemporanea all’Università di Pisa dal 1975 al 2013. È stato Jean Monnet Fellow all’Istituto Universitario Europeo e ha insegnato a Barcellona, Chicago e Marburg. Si è occupato di storia del socialismo, del marxismo, della socialdemocrazia tedesca e del Partito comunista italiano. Tra i suoi lavori Falce e martello. Identità e linguaggi dei comunisti italiani fra stalinismo e guerra fredda (Bologna, 2005) e Visioni del comunismo. H. Lasswell, N. Leites e B. Wolfe fra politica e scienze sociali (Milano, 2010).
★★★★★ «Il partito comunista veniva da lontano e andava lontano. Da quanto lontano precisamente venisse, e quanto lontano sia poi andato, lo racconta con passione e competenza Franco Andreucci».
Diego Gabutti, SETTE MAGAZINE
★★★★★ «Adesso la distanza incomincia a essere quella giusta per guardare con profondità di campo ai settant’anni di storia del Pci. Come nel libro, insieme appassionato e pacato, di Franco Andreucci».
Sergio Luzzatto, DOMENICA – IL SOLE 24 ORE
★★★★★ «Andreucci ci regala un’opera sofferta e ben documentata che ha il pregio di una prosa colta, piacevole, precisa, con qualche nota di ironia».
Dino Messina, CORRIERE DELLA SERA
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